Codice civico
Categoria Galleria
Denominazione Galleria d'Arte Moderna
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Ubicazione
Circoscrizione: Nervi (IX levante)
Indirizzo: Via Capolungo 3
Telefono: 010 3726025
Fax: 010 3200333
Indirizzo email gam@comune.genova.it
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Notizie storiche
Data (inaugurazione): 16 dicembre 1928
Utilizzazioni: prima di diventare museo la villa appartenne ai marchesi Saluzzo, quindi ai Morando e poi ai Serra
Attività (uso attuale): Museo
Uso storico: Residenza privata (Villa Saluzzo Serra)
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Annotazioni/Descrizione
Sede della Galleria d’Arte Moderna è dal 1928 Villa Saluzzo Serra. La residenza risale in origine al XVI secolo. L'edificio fu venduto da Agostino Romeo a Bartolomeo Saluzzo nel 1611, per poi passare dapprima ai marchesi Morando e quindi ai Serra all'inizio del XIX secolo. A quest'ultima famiglia possiamo attribuire i numerosi rifacimenti, quali l'ampliamento nelle ali laterali, le decorazioni esterne ed interne e l’organizzazione del terreno coltivato. Dopo la prima guerra mondiale, Villa e Parco furono acquistati dall’armatore genovese Carlo Barabino, che nel 1927 ne cedette la proprietà al Comune. Il 16 dicembre 1928 Villa Saluzzo Serra divenne la nuova sede della Galleria d’Arte Moderna. Nel 1943, in seguito alle vicende belliche, il museo fu costretto, a chiudere , per poi riaprire dopo circa tre anni, il 24 luglio 1946. Nel luglio 1989 iniziò il secondo periodo di chiusura per un risanamento dell’edificio e riallestimento della collezione. Il museo è stato riaperto nel 2004 in occasione delle celebrazioni di cui Genova divenne Capitale Europea della Cultura, con un nuovo progetto di ordinamento della collezione. Gli interni, poi risultano alterati e ristrutturati per creare spazi adatti all’esposizione di opere d’arte.
Il patrimonio che il museo conserva, depositi compresi, ha un totale di 2723 opere (disegni, dipinti, sculture. Il Comune di Genova a partire iniziò gli acquisti dal 1850 insieme ad alcune donazioni come quelle del principe Odone di Savoia, della Duchessa di Galliera e d'altri privati collezionisti, si costituì la consistente raccolta della Galleria.
Percorso espositivo:
L’ingresso al museo è situato sul prospetto meridionale della villa. Nella sala d’accoglienza si trova la biglietteria e una piccola libreria. A sinistra dell’ingresso vi è la Sala 1 che ci mostra vedute fantastiche, che rimandano al suggestivo parco esterno, e vedute di Genova. Nella seconda sala troviamo pittura d'accademia tra neoclassicismo e romanticismo, e la collezione di Filippo Ala Ponzone (nobile milanese che aveva abitato in Villa Durazzo prima di venderla ai Savoia). Proseguendo verso la terza sala incontriamo parecchie opere della collezione Odone, due dipinti di artisti stranieri legati al romanticismo (giunti alla galleria con il lascito testamentario di Maria Brignole Sale) e alcuni dipinti di Nicolò Barabino (fra cui “Gli ultimi momenti di Carlo Emanuele I di Savoia”, ante 1891). La grande quarta sala è dedicata alla seconda metà dell’ Ottocento in Liguria. Vi troviamo opere della Scuola dei Grigi, dello scultore Giulio Monteverde e alcune pitture di genere. La quinta sala ci mostra il tardo impressionismo nella pittura di fine Ottocento, mentre le Sale 6, 7 e 8 espongono ritratti di personaggi famosi del XIX secolo, per esempio “Colombo giovinetto” di Giulio Monteverde o il “Ritratto del musicista Nicolò Paganini” di Pelagio Pelagi. Il percorso relativo ai temi ottocenteschi si conclude nella nona sala con il filone della ritrattistica alto borghese. La decima sala ci introduce al clima simbolista del XX secolo, che continua nella seguente sala con il divisionismo in Liguria di Plinio Nomellini e la scultura di Edoardo De Albertis e Rubaldo Merello. Nella dodicesima sala vi sono opere del ligure Alberto Issel che dopo la formazione da pittore approdò alle arti applicate e alla produzione di mobili in stile Art Nouveau. Nella 13a sala troviamo alcuni Artisti Liguri degli anni Venti fra cui Antonio Discovolo (“Il castagno”, 1921) e Domenico Guerello (”Calma argentea”, 1922). La Sala 14 ci mostra ritratti fotografici ed autoritratti in cui si ritrovano anche artisti presenti nel museo con le loro opere. La Sala 15 reca monumenti celebrativi e sculture degli anni Venti e Trenta fra cui opere di Eugenio Baroni, autore anche del monumento di Quarto dei mille dedicato a Garibaldi, mentre le 3 sale seguenti sono dedicate a pitture di paesaggio e di genere(dal metafisico –classicheggiante di , Filippo De Pisis, 1928 agli scorci paesaggistici di Eso Peluzzi, Vittorio Guandalini, Emanuele Rambaldi, Lino Perissinotti) e alla scultura in Liguria negli anni Trenta e Quaranta. La Sala 19 ospita la collezione Ferrero Rombo donata nel 1973, che comprende dodici opere degli anni Quaranta e Cinquanta legate alla scuola romana, mentre gli acquisti degli anni Cinquanta (pittura astratta e opere del periodo postbellico) sono collocate nelle Sale 20 e 21. La Sala 22 reca la pittura e la scultura italiana degli anni Venti e Trenta. La Sala 23 mostra il futurismo in Liguria, ed infine la Sala 24 espone opere di Duilio Cambellotti, figura importante del panorama delle arti applicate italiane dei primi cinquant’anni del secolo scorso, e di artisti a lui vicini.
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Note
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Bibliografia
M.F.Giubilei, Galleria d'Arte Moderna di Genova con opere della collezione Wolfson,Firenze, Maschietto Editore, Firenze, 2004
M.F.Giubilei, Galleria d'Arte Moderna di Genova,Repertorio generaledelle opere,volume I, Firenze, Maschietto Editore, 2004, pp.15-17
M.F.Giubilei, Galleria d'Arte Moderna di Genova,Repertorio generaledelle opere,volume II, Firenze, Maschietto Editore, 2004, pp. 341-344
G.Frabetti, NERVI: GALLERIA D'ARTE MODERNA E PARCO SERRA, guide di genova , Sagep Editrice, Genova, 1980, pp. 2-7
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